Chi è Alex Schwazer, la carriera e la vita privata del marciatore
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Chi è Alex Schwazer, ex marciatore e oro olimpico

Alex Schwazer

La carriera e la vita privata di Alex Schwazer, dall’accusa di doping alla serie Netflix.

Chi è Alex Schwazer, protagonista della nuova serie originale Netflix “Watch running for my Truth: Alex Schwazer” e oro olimpico alle olimpiadi di Pechino del 2018. L’ex marciatore italiano è noto soprattutto per le squalifiche dal mondo dello sport a seguito di due accuse per doping, la prima confermata e confessata dallo stesso atleta, la seconda etichettata come parte di un complotto contro Schwazer. Scopriamo qualcosa in più sul suo percorso, le battaglie legali, le apparizioni televisive e la sua vita oggi.

Chi è Alex Schwazer, la carriera

Nato a Vipiteno in provincia di Bolzano il 26 dicembre 1984, Alex Schwazer inizia a praticare atletica leggera sin dall’età di 15 anni dedicandosi inizialmente al mezzofondo e poi nella categoria allievi per la marcia, sport che sarà poi il centro della sua carriera.

I primi importanti risultati arrivano nel 2005 quando vince i Campionati italiani nella gara dei 50 km e conquista la medaglia di bronzo ai Mondiali di Helsinki stabilendo il primato italiano con il tempo di 3 ore, 41 minuti e 54 secondi. Nel 2007 riesce a stabilire un nuovo record con 3 ore, 36 minuti e 4 secondi nella marcia a Rosignano Solvay.

Il primo oro olimpico

Il momento più alto della sua carriera arriva nel 2008 con la prima medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Pechino. Con questa vittoria stabilisce un nuovo record di marcia con un tempo di 3 ore, 37 minuti e 09 secondi che non riesce però a confermare nella gara successiva ai Mondiali di Berlino del 2009 dove abbandona per dolori allo stomaco. Nonostante agli Europei di Barcellona dell’anno successivo è il favorito della gara, avendo il tempo migliore tra tutti gli atleti in gara, non riesce però ad aggiudicarsi il primo posto.

Alex Schwazer
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La positività al doping

La prima positività al doping è stata riscontrata il 6 agosto 2012 alla vigilia della sua Olimpiade londinese dopo un controllo a sorpresa effettuato dalla Wasa, agenzia mondiale antidoping. Squalificato per 3 anni e 6 mesi dal Tribunale Nazionale Antidoping, Schwazer patteggia nel 2014 la pena scendendo a otto mesi più una sanzione di 6mila euro e nel 2015 riprende la sua preparazione con l’obiettivo di partecipare a Rio 2016 del tutto pulito.

Anche questa volta, però, il suo sogno viene interrotto da una seconda positività che porterà all’inizio di un lungo percorso fatto di battaglie legali ed esami. A giugno 2016 infatti viene nuovamente trovato positivo al controllo delle urine e a ridosso della gara arriva la prima sentenza che conferma la richiesta di IAAF di 8 anni di squalifica.

Schwazer continuerà a sostenere la sua innocenza arrivando a sospettare e sostenere la teoria di un complotto contro di lui. La prima vittoria arriva nel febbraio 2021 quando il Tribunale di Bolzano ha archiviato il caso come “falso ideologico, frode processuale e diffamazione” e parlando di provette manipolate.

Vita privata

Dal punto di vista sentimentale dal 2007 al 2012 è stato fidanzato con la pattinatrice Carolina Kostner. La loro storia d’amore si è conclusa poco dopo la prima accusa di doping di cui la pattinatrice italiana ha sostenuto di non esserne a conoscenza. Dal settembre 2019 è spostato con Kathrin Freund, estetista a Vipiteno, con cui ha avuto due figli, Noah e Ida. La coppia è piuttosto riservata, infatti è presente solo un profilo dell’ex atleta su Facebook.

Apparizioni televisive

Nell’edizione del 2021 partecipa al Festival di Sanremo che si rivela una grande occasione per raccontare pubblicamente i suoi lunghi anni di battaglia e soprattutto dare un messaggio a tutti i giovani che si avvicinano allo sport: continuare a lottare per i propri sogni anche quando in molti sono contro.
L’anno successivo partecipa a Pechino Express dove però decide di abbandonare dopo la seconda tappa.

L’autobiografia e la serie Neflix

Nel 2021 Schwazer pubblica la sua autobiografia intitolata “Dopo il traguardo” dove ripercorre la sua carriera di atleta e il periodo delle accuse. All’interno della sua autobiografia confessa in totale trasparenza l’errore commesso in giovane età che lo ha portato alla prima squalifica parlando del doping come il suo “errore più grande”.

Il 13 aprile 2023 Netflix ha lanciato la docuserie “Watch running for my Truth: Alex Schwazer”, dove l’atleta racconta senza veli le difficoltà di essere un giovane oro olimpico, le pressioni del mondo dello sport e la facilità con la quale, senza il giusto supporto e guida, si rischia di prendere la strada sbagliata.
Quattro puntate in cui il racconto di Schwazer è accompagnato dalle testimonianze dei suoi affetti, l’ex compagna Carolina Kostner, l’attuale moglie Kathrin Freud, dell’allenatore Sandro Donati che ha aiutato l’atleta a rimettersi in pista totalmente pulito, e dei suoi genitori.

Schwazer nonostante tutto non ha abbandonato il mondo dello sport e ad oggi si dedica ad allenare i giovani podisti.

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ultimo aggiornamento: 19 Aprile 2023 11:41

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